Un nuovo anno somiglia a una prima giornata di primavera. La vita appare bella e c’è nell’aria un clima di speranza. Anche se l’anno precedente non è stato particolarmente buono, la fiducia nell’anno che comincia è più forte che la disillusione creata da quello che è da poco passato.
Forse è il mondo rurale che ci dà l’esempio più bello. Il contadino che ara, che semina in questa nuova primavera dimostra forza e coraggio. Ci siamo – dice a se stesso – questa sarà l’annata buona. L’ardore che sente e l’entusiasmo che vi mette non possono fare altro che fruttare il 100 per 1, come dice il vangelo del seminatore.
La mia sola volontà non cambierà forse il mondo, ma la mia e quella dei miei numerosi fratelli e sorelle che hanno la mia stessa speranza avrà ragione delle intemperie, delle aridità e forse perfino degli insuccessi. Domandare al Signore di benedire questo nuovo anno costituisce già una polizza di assicurazione che vale altrettanto oro.
Facendo appello anche alla nostra Santa preferita, Santa Teresa, tutte le carte vincenti sono nelle nostre mani. Tutti i piccoli gesti seminati in suo nome daranno i loro frutti. Questo nuovo anno sarà bello, siamone certi. Come potrebbe essere diversamente? Esso ci viene da Dio e Teresa sarà presente per dargli il colore e il profumo delle rose promesse. E se c’è una persona che è fedele alle sue promesse, è certamente lei!
Auguri per un buon cammino.

Fr. Clifford Cogger, ofm cap.